Un viaggio on the road negli Stati Uniti è da sempre sinonimo di libertà, a maggior ragione se in California e lungo la famosissima Route 66, alla scoperta di città che non dormono mai, come Las Vegas, e meraviglie naturali come Grand Canyon e Monument Valley.
I motivi per visitare questa zona sono molti: la voglia di scoprire cose che fin da piccoli conosciamo grazie ai film ed alla televisione, come le lunghe strade senza fine nei deserti di Nevada ed Arizona, le tavole calde dove vengono serviti fumanti pancakes, i grattacieli lungo le spiagge ed i casinò di Las Vegas.
Visitare Los Angeles è come tuffarsi in un mondo incantato, dove i personaggi della nostra infanzia, i grandi divi del cinema e lo scintillio di Hollywood diventano una cosa reale, tangibile: eccoci a camminare tra le ville di Beverly Hills, protagoniste di tanti telefilm, ecco la famosa scritta sulla collina, le impronte delle star sul marciapiedi, oscar dorati in tutte le vetrine. Verso la costa, si contrappone lo spirito hippie di Santa Monica, dove i ragazzi sembrano godere di una libertà perduta altrove, sfrecciando con i loro pattini, surfando fino al tramonto. Venice Beach rappresenta il massimo di questa espressione culturale, le strade sono variopinte di quadri ed oggetti rigorosamente handmade, almeno nella maggior parte dei casi.
Da lì è una questione di poche ore raggiungere LasVegas, una città così diversa, kitsch, assurda ed allo stesso tempo affascinante: i casinò a tema, la Torre Eiffel, una Venezia in miniatura, castelli, piramidi, macchinette, tavoli da poker e show esclusivi: benvenuti nella città dove tutto è possibile.
Ma la confusione e le mille luci diventano un lontano ricordo, un sogno quasi dimenticato, appena si inizia a viaggiare lungo la Route 66, tra paesaggi lunari ed immense gole scavate nella roccia da fiumi millenari. La monotonia del deserto viene interrotta quasi repentinamente da una lunga e profonda voragine nascosta: lo spettacolare Grand Canyon. Più a nord, invece, dopo lunghe e tranquille ore di macchina nel vecchio “selvaggio west” di colpo spuntano delle strane formazioni rocciose sull’orizzonte, che presto riconosciamo come il simbolo del far west e delle lotte tra cow-boys ed indiani: la Monument Valley.
San Francisco ti affascina con la sua atmosfera misteriosa, l’isola di Alcatraz avvolta dalla nebbia lascia intravedere la vecchia prigione ed i pensieri malinconici vengono interrotti dal caos dei Pier (le banchine d’attracco delle imbarcazioni). In particolare, il Fisherman Warf (Pier 43) con i profumi dei suoi ristoranti, con i colori dei negozi di souvenir. La città è una continua discesa e salita, ed il suono delle cable car è un’irresistibile tentazione.
Visitare la west coast americana è come tuffarsi in un film tanto atteso, di cui conosciamo alcuni bellissimi spezzoni visti in un trailer, ma la cui magia è ancora tutta da scoprire.
Ringraziamo Anna di annavagabonda.com per il contributo all’articolo.