Te lo dico subito: per vedere la Jamaica non alloggiare solamente a Negril (la località turistica che quasi tutte le agenzie ti proporranno) per muoverti da lì con le escursioni.
Non dico questo per la grandezza dell’isola (che poi tanto piccola non è) ma per la scomodità di alcune strade, soprattutto quelle interne, e per la guida “rallystica” dei giamaicani. Questo comporta che una distanza di qualche centinaio di chilometri diventi di migliaia, dal punto di vista del tempo.
E non ti consiglio nemmeno di affittare un’auto, ti puoi muovere agevolmente con i mezzi pubblici (e privati) su tutta l’isola, evitando ulteriore stress, oltre la guida sul lato sinistro (all’inglese).
Ti spiego come ho fatto io e ti lascio il mio itinerario, mi sono trovato benissimo, e spero possa dirlo anche tu:
L’ITINERARIO
Sono arrivato in Jamaica dall’Aeroporto di Kingston (Normal Manley Ariport) e ripartito dall’Aeroporto di Montego Bay (Sangster International Airport). Venendo da Miami, non ti sarà difficile prenotare un volo di andata e ritorno da due aeroporti differenti, in realtà puoi farlo con la stessa facilità da qualsiasi aeroporto.
Puoi anche fare il contrario, ovvero arrivare a Montego Bay e ripartire da Kingston, basta seguire l’itinerario che ti sto lasciando in modo invertito. Io ho preferito così per lasciare spazio al relax da spiaggia alla fine del viaggio.
Fidati, questa soluzione ti permetterà di visitare tutta l’isola al meglio e di non trascurare le bellezze naturali che si trovano nel Portland, la regione più a est della Jamaica, quella dove ho iniziato il mio viaggio.
PORT ANTONIO
Arrivato all’aeroporto di Kingston non ti sarà difficile trovare un taxi per giungere alla tua prima destinazione, Port Antonio, non serve prenotarne uno dall’Italia. Il centinaio di chilometri che ti separano dalla località sono fatti di strade di montagna, a volte molto strette, talvolta abbastanza ripide; infatti, i 108 km sembrano diventare il doppio ed il tempo di percorrenza di 2 ore e 30 minuti circa, riportato da Google Maps, sfiora realmente le 5 ore (poco meno).
Una sosta nel tragitto non starebbe affatto male. E così abbiamo fatto anche noi!
Si, il tragitto è un po’ tortuoso, scomodo dopo un volo, ma ne vale la pena. Port Antonio credo sia la parte più affascinante della Jamaica e non dovresti perderla assolutamente.
Ho scelto di alloggiare nella città di Port Antonio, per osservare la vita locale e per avere la comodità di avere alcuni servizi disponibili e tutte le location da visitare a breve distanza. Non ti consiglio di prenotare location al di fuori della piccola cittadina, non avrai nulla da fare la sera e non avrai modo di entrare in contatto con la cultura locale, se sarai troppo isolato.
La scelta ricade su un cottage, posizionato sopra una collinetta che si affaccia sullo splendido porticciolo, solo due brevi discese a piedi ci separano dal cuore della town ma utili per separarci dal vociare notturno:
Si, il cottage è alla giusta distanza dal vociare notturno ma non dall’incessante verso di una specie di uccello, non sono riuscito a capire quale nello specifico. Infatti, a partire dal tramonto, verso le 18.00, dei sibili (sembrano quelli degli rilevatori del fumo negli hotel) accompagneranno le tue notti fino all’alba. Imparerai a conviverci nei giorni seguenti ma, se non hai il sonno pesante, munisciti di tappi per le orecchie. Mi sono informato, in quasi tutti i periodi dell’anno è così. Ma sono le bellezze della natura, no?!
A Port Antonio c’è tutto l’essenziale: supermercati, ristoranti, fast food, farmacia, bancomat 24 ore. Ovvio, non dello standard europeo dei termini ma ne ho visti di più spartani durante i miei viaggi. Ho avuto necessità del cambio valuta, due volte: la prima volta sono stato in un gabbiotto all’interno di un supermercato, la seconda all’interno di un negozio di abbigliamento.
Puoi scegliere di mangiare nei tipici ristoranti dei locali, i piatti sono un po’ ripetitivi ma devi provarli: riso e fagioli rossi, o il jerk chicken. Ho visto prepararli anche alle 9 di mattina, quando cercavo qualcosa per colazione. Ah, siamo in Jamaica: i bar non aprono prima delle 10, facciamo 10.30 dai.
Uno dei ristoranti frequentati dai locali è il Jamaica Breeze Bar & Restaurant, sotto il quale c’è Pizza Corner se sei nostalgico dei sapori nostrani. Altrimenti, puoi scegliere The Italian Job, gestito da un ragazzo italiano che talvolta sperimenta piatti italiani con dei gusti jamaicani. La città è piccola ma non manca un KFC, nel caso tu abbia voglia di fast food. Te li ho inseriti tutti nella mappa sopra!
Gli abitanti di questa regione si rivelano un po’ più diffidenti nei confronti dei turisti, rispetto ad alle altre zone che ho visitato. Sicuramente sono anche meno abituati alla presenza straniera che, qui, è meno costante e meno concentrata, o almeno utilizza la città di Port Antonio come punto di riferimento per le “escursioni” nelle location limitrofe. Non voglio spiegarmi male, trovi persone gentilissime e disponibili, alcune (poche) delle quali per proporti qualcosa, la marijuana soprattutto. Per strada, però, molti non accennano facilmente un sorriso e quelli che lavorano nei negozi sembrano disturbati dalla presenza dei non locali. Ma si vive più che tranquillamente ed in armonia, tranquillo.
Veniamo alla parte migliore, cosa vedere nei dintorni di Port Antonio e nella regione del Portland. I taxi ti ci portano con pochi dollari, procedo in ordine di distanza:

Frenchman’s Cove
Un misto wild e moderno. Si, perché il Frenchman’s Cove è una struttura privata ($ 10,00 l’ingresso), la spiaggia di un resort provvisto di ogni necessaire: lifeguard, bagni, bar con servizio in spiaggia, sedie e tavoli in affitto. A dir la verità, è fatto tutto con discrezione e girate le spalle alla modernità ti sembrerà di essere immerso nella natura. Qui l’acqua dolce del fiume che troverai percorrendo la strada che porta alla baia si incontra con l’acqua salata del mare, sul punto dove hanno messo un’altalena. La baia è contornata dal verde che contrasta favolosamente con i colori della sabbia e dell’acqua. Te lo consiglio vivamente!

Blue Lagoon
Alla laguna blu si arriva da un piccolo molo (l’accesso è gratuito). Un traghettatore ti potrà portare sulla spiaggia di fronte ($ 5,00), dove troverai un bar (non c’è caffè, ahimè!), un sentiero che porta in alto tra la vegetazione. Fare il bagno qui è un must, arrampicandosi tra le liane per tuffi imperdibili. Potrai anche prenotare un giro in barca ($ 15,00), fuori dalla baia, per fare snorkeling vicino Monkey Island, passando davanti le residenze coloniali dotate di piscine a sfioro.

Winnifred Beach
Tra le beach che ho visitato sicuramente è la più wild. È gestita dai locali che provvedono a mantenerla pulita, gratuitamente, e che vivono dei loro ristorantini piazzati lungo tutta la spiaggia. Riso e fagioli, pollo non mancano ma io approfitterei del pescato del giorno: te lo mostrano fieri facendoti scegliere quello che preferisci. Durante la tua permanenza non ti disturbano affatto, sono discretissimi, anche quelli che hanno un piccolo negozio o che vendono bibite seduti sulla loro sedia. Ogni pomeriggio, arriva il gelataio, tre gusti portati su una vecchia motocicletta: cool! La spiaggia ed il panorama meritano davvero una visita, io ci sono stato due volte.

Reach Falls
In Jamaica ce ne sono di più belle ma queste sono le cascate del bacio di Tom Cruise in Cocktail! Quindi, se hai un giorno a disposizione, informandoti sul meteo prima di partire (altrimenti rischi di fare un viaggio a vuoto), prova ad andarle a vedere. Diciamo che le terrei come un’opzione o un’alternativa.
OCHO RIOS
Dopo 4 giorni passati nel Portland, è ora di partire verso Ocho Rios; si rivelerà una bella tappa e molto utile per spezzare il viaggio verso la destinazione finale, Negril. Le strade lungo la costa sono meno impervie e più scorrevoli rispetto quelle dell’entroterra. Al centro di Port Antonio, dietro la pompa di benzina, troverai tanti taxi, hai solo l’imbarazzo della scelta.
Ma se vuoi un consiglio, ecco un’ottima alternativa: Knutsford Express, bus che collegano tutti i punti principali dell’isola, comodo e conveniente.
Ad Ocho Rios si respira un’aria diversa rispetto Port Antonio. Nel bene e nel male è più turistica, sono più allenati al contatto con i viaggiatori, soprattutto perché è il porto di attracco delle navi da crociera. Lo si vede dal tipo di negozi presenti, dagli investimenti degli stranieri (indiani in prevalenza) e dalla ben disposizione, almeno in apparenza, dei locali.
La scelta dell’alloggio è strategica: centro città, tutto a portata di mano (mare e negozi) e profumo di Jamaica. Il Reggae Hostel.
Dall’alloggio puoi raggiungere praticamente tutto, a piedi:
Turtle River Park
Un giardino con una bella area verde e qualche stagno con delle tartarughe marine, nemmeno troppo curate purtroppo. Niente di che, a parte entrarci per una pausa distensiva (l’ingresso è gratuito).
Tajmahal Plaza
Un piccolo centro commerciale, in prevalenza negozi di souvenir ed un bel bar al piano superiore.
Island Village
Un centro commerciale sul porto, davvero molto carino e fornito, anche per la ristorazione.
Scegliendo il Reggae Hostel, ti trovi a 50 metri dalla Ocho Rios Bay Beach, la spiaggia principale. L’ingresso è a pagamento ($ 4,00 al giorno), aperta fino a poco prima del tramonto (ore 17.00 circa). Sulla Main Street trovi ogni tipo di food, dal pub al ristorante o al KFC. Con 5 minuti di taxi dalla città (3,5 Km) ti consiglio di visitare:

Dunn’s River Falls
Non a caso è la location sempre presente negli spot di promozione turistica della Jamaica e sono state protagoniste anche del film “Dr. No” di James Bond. 180 metri di bellezza naturale, da scalare e nella quale immergersi (ingresso $ 23,00, puoi acquistarlo anche online sul sito ufficiale).
NEGRIL
Raggiungiamo Negril dopo qualche ora di viaggio. E continuo a non capire come possano alcuni visitare la Jamaica alloggiando solamente a Negril. Ad ogni modo… si vede, è la zona più turistica. Qui hai l’imbarazzo della scelta relativamente all’hotel: dai rental room ai grandi resort, passando per dignitosissimi piccoli resort ma di tutto rispetto. Non ho idea del tuo budget ma ti faccio un piccolo elenco di quelli che visitato (tutti sulla Seven Mile Beach), tralasciando gli sconsigliati ovviamente. Li metto in ordine di prezzo, dal più basso a quello più costoso ma abbordabile:
- Traveller’s Beach Club (pulitissimo e sulla spiaggia)
- White Sands Negril (se trovi disponibilità, prendilo al volo)
- Coco La Palm (bello davvero, al centro della Seven Miles)
- Kuyaba (etnico e silenzioso)
In spiaggia c’è vita, anche di sera, si vede e si vende di tutto! Il prodotto di punta, anzi di sette punte, è la pianta sacra. Eh si, dopo Bob Marley che è osannato come Gesù in altri paesi, c’è lei. Non scherzo, in tutta l’isola, c’erano cartelli nei negozi e per le strade “Merry XMas” ed all’inizio ho pensato che i giamaicani fossero pigri di indole e quelli erano gli strascichi delle festività di Dicembre (sono stato in Jamaica a Febbraio). No, invece: era un Natale, ero capitato nella ricorrenza dell’anniversario della nascita del mito della canzone reggae! Voglio ricordarti una cosa: l’uso della marijuana è illegale per i turisti, venderla lo è per i locali. È vero anche, però, che l’uso è mooolto tollerato per gli abitanti dell’isola. Poi, tra il dire ed il fare…
Puoi scegliere tranquillamente un hotel o un resort senza pensione completa; in spiaggia, come lungo la Norman Manley Blvd (la strada principale della 7 Miles Beach), è pieno di locali spartani e di buon livello. Alcune volte ho comprato le aragoste fresche dai venditori che passeggiano in riva al mare, i quali sono molto organizzati per mantenerle al fresco e ti forniscono tutto il necessario per mangiarla, già ripulita e tagliata. Altre volte, mi sono fermato nei ristoranti di altri resort, sei libero di entrarci e sederti ad un tavolo; ti basterà adocchiare i menù all’esterno di ognuno.
Ho scelto Negril come meta finale per godermi un po’ di relax al sole (ricorda di esporti al sole in modo consapevole), avvolto dall’immancabile musica reggae. Ma le cose da vedere non mancano nemmeno qui:

Glistening Waters (Laguna luminosa)
La notte diventa un posto magico. Il fiume che incontra l’acqua salata, i microrganismi, creano questo effetto spettacolare, presente in soli 4 Paesi nel mondo. Uscito dall’acqua vedrai illuminarsi persino il tuo costume. Puoi portare una bottiglietta vuota per averne un ricordo, finché dura. Si trova vicino Falmouth, quindi a metà strada tra Negril e Ocho Rios (scegli tu da quale partire per visitarla). Eviterei le notti di luna piena per godere a pieno di questo spettacolo.

Rick’s Cafè
Il favoloso bar sulla roccia, dalla quale si cimentano i tuffatori da varie altezze. Puoi provare anche tu, tranne dal trampolino più alto, che è da brividi e riservato solo ai professionisti. Un’esperienza che devi fare e ti consiglio di rimanere fino al tramonto, si gode di una vista spettacolare. Tanto tra musica e cocktail fa presto ad arrivare la sera. Puoi arrivarci via terra o via mare, io ho privilegiato la seconda e ti suggerisco di fare altrettanto.

Black River
L’incontro con i coccodrilli, ed anche con tante specie di uccelli; un tour tra le mangrovie, passando vicino ai grossi rettili acquatici. Ma se hai già visto le Everglades a Miami puoi lasciar perdere.
Come muoversi in Jamaica, un’alternativa al taxi

Port Antonio > Ocho Rios – € 15,00 (circa)
Ocho Rios > Negril – € 20,00 (circa)
Knutsford Express
Puoi arrivare nelle principali destinazioni della Jamaica in modo rapido, comodo (avere la possibilità di sgranchirmi le gambe durante le ore di viaggio è un tocca sana) e conveniente (pochi dollari davvero):
E c’è pure il wi-fi a bordo. Il bus si prenota direttamente sul loro sito, dopo una registrazione potrai scegliere giorno ed ora di partenza (di solito un orario di mattina ed uno pomeridiano). Sul sito ci sono anche i posti disponibili rimanenti, agisci con anticipo.
Quando andare in Jamaica e cosa evitare
Il periodo migliore
Il problema non sono le temperature (30 gradi tutto l’anno sulle coste) ma le piogge. I mesi migliori, quindi i più soleggiati, sono:
- Gennaio
- Febbraio
- Marzo
Buono anche il mese di Dicembre, Aprile non è male. Da Maggio a Novembre le piogge si fanno più intense.
Eviterei assolutamente Ottobre e Novembre per il rischio di uragani.
Da evitare
Eviterei di alloggiare a Kingston e Montego Bay. La prima ad alto tasso di criminalità ha sempre un allerta discretamente alta, soprattutto in zone più isolate. La seconda (nel momento in cui scrivo questo articolo) è protagonista di sparatorie e violenze, come riporta il sito de La Farnesina:
A seguito di violenze e sparatorie, il 19 gennaio è stato dichiarato lo stato di emergenza a San James Parish che comprende la località turistica Montego Bay. Per garantire la sicurezza è stata rafforzata la presenza di polizia ed esercito.
Le forze di polizia ed i posti di blocco li ho visti con i miei occhi e la sensazione avuta era di tensione e di protezione dei turisti.
Si, ma NON ALLARMARTI! Non sto dicendo che corri un pericolo, ti sto consigliando di non soggiornare nelle due principali città.
Se ti posso aiutare con altre informazioni scrivimi nei commenti, in modo che la tua domanda sia utile anche ad altri viaggiatori. Se vuoi parlami della tua esperienza in Jamaica. Se ti occorre organizzare un viaggio in Jamaica fai da te, contattami.
Ciao, seguendo i tuoi consigli abbiamo prenotato il Finjam Cottage a Port’antonio. Non ho capito dove consigli di soggiornare a Negril però. Grazie
Potrei avere il piacere di parlare con te?
Dove posso scriverti?
Ciao Rachele,
ti riferisci a me o a Valeria?
Posso chiederti di mandarmi il tuo itinerario per email? Grazie mille
Certo Alessia,
te lo mando?
Ciao Alessia, io parto domani con la mia ragazza per due settimane e non abbiamo ancora un programma definito. Se ti va possiamo organizzarci per qualche escursione insieme!
Ciao! Posso chiederti di mandare anche a me il tuo itinerario? Tante grazie! 🙂
Ciao Luca,
dopo le varie richieste l’ho esposto nella cartina all’inizio dell’articolo. Se non lo visualizzi ti mando una copia per email. 🙂
Ciao ti chiedo un consiglio per comodità dal Aereoporto a negril quanto tempo si impiega e quanto spendi magari usando un taci privato ! Grazie mille ?
Ciao Martina,
immagino tu intenda l’Aeroporto di Montego Bay. Da lì alla Seven Miles Beach di Negril c’è più o meno un’ora e mezza di strada. Puoi prendere anche un taxi ma, secondo me, l’alternativa più comoda ed economica è prendere un bus della Knutsford Express: https://www.knutsfordexpress.com/
Ciao, in quanto tempo hai fatto questo tour?
Noi siamo in 4 (coppia con due ragazzi) e pensavo di fittare auto, siamo abituati a guida a destra e siamo napoletani )quindi abituati con strade messe male :-)), non penso sia così complicato muoversi.
Ciao,
intanto ti faccio i complimenti per l’autoironia. 🙂 La considero una forma di intelligenza, grande!!!
L’affitto dell’auto è fattibile ma, come hai letto, lo sconsiglio perché le strade, in particolare quelle interne (non tanto quelle sulla costa) sono impervie e la guida dei locali è abbastanza frenetica. Per esempio, se doveste andare alla casa di Bob Marley o nelle piantagioni di caffè, potreste incontrare qualche difficoltà, anche nelle strettoie. Potreste optare per un misto, no?! Ovvero, procedere con la vostra auto per gli spostamenti da una località di soggiorno all’altra e farvi accompagnare da un locale nelle zone “disastrate”.
Io, questo tour, l’ho fatto in dodici giorni, cambiando aeroporto di partenza e arrivo.
Fatemi sapere se volete e buon viaggio!